Il consenso informato è un principio fondamentale del diritto alla salute che garantisce al paziente il diritto di autodeterminazione del paziente attraverso l’acquisizione chiara, completa e comprensibile di informazioni sulle proprie condizioni di salute, sulle caratteristiche del trattamento sanitario proposto, sui suoi benefici, sui rischi e sulle possibili alternative, prima di prestare il proprio consenso al trattamento sanitario.
In ambito psicologico, il consenso informato assume un’importanza particolare, in quanto il processo di cura si basa su una relazione di fiducia tra il paziente e lo psicologo. Il consenso informato, infatti, consente al paziente di comprendere le scelte terapeutiche proposte dallo psicologo e di esprimere un consenso libero e consapevole al trattamento sanitario.
Il consenso informato è importante per la tutela e il benessere psicologico del paziente perché:
- consente di prendere decisioni autonome e responsabili in merito al proprio trattamento. Il paziente ha il diritto di comprendere la propria condizione di salute e le opzioni terapeutiche disponibili, di conoscere tutte le informazioni necessarie per poter scegliere liberamente se e a quale trattamento sanitario sottoporsi o meno, in modo da prendere decisioni informate sulle proprie cure, rifiutando trattamenti sanitari che non ritiene appropriati;
- favorisce la riduzione dell’ansia e dell’incertezza associate a un trattamento sanitario. Quando il paziente acquisisce una buona comprensione del trattamento sanitario, si riduce il rischio che si senta spaventato o angosciato da ciò che avverrà;
- contribuisce a migliorare la comunicazione tra il paziente e il professionista. Il processo di consenso informato è un’occasione, per il paziente, di chiarire i propri dubbi e le proprie perplessità e, per il professionista, di rispondere alle sue domande e di fornire informazioni in modo chiaro e comprensibile;
- aiuta a sentirsi più coinvolto nel processo di cura. La partecipazione attiva del paziente nel processo decisionale aiuta il paziente a sentirsi più coinvolto nel proprio benessere e più motivato a seguire il trattamento sanitario;
- contribuisce a migliorare il benessere psicologico del paziente. Quando il paziente si sente coinvolto nel processo decisionale è più probabile che si senta rispettato aumentando la propria percezione di controllo sulla propria situazione, fattori che possono avere un impatto positivo sul suo benessere psicologico;
- facilita lo sviluppo di un rapporto di fiducia con il professionista. La percezione di sentirsi rispettato e ascoltato dal professionista aiuta il paziente a sviluppare un rapporto di fiducia con lo stesso professionista, elemento fondamentale per il successo della terapia;
- previene da eventuali conflitti tra il paziente e il professionista. Se il paziente ha piena consapevolezza delle caratteristiche del trattamento sanitario proposto è meno probabile che si senta ingannato o tradito e che sviluppi sentimenti di rabbia, delusione o frustrazione verso il professionista e verso il trattamento;
- aiuta ad assumere un ruolo attivo nella propria salute. Il paziente ha il pieno diritto di decidere se iniziare o interromper un determinato trattamento sanitario o di rivolgersi ad un altro professionista nel caso in cui non si senta soddisfatto del trattamento sanitario ricevuto.